Immagini di etichette a titolo esemplificativo
Per le finalità del presente documento si intende:
Prodotto agricolo che costituisce il prodotto finito o un suo ingrediente.
Il prodotto etichettato.
Indica l’anno in cui termina la raccolta della materia prima agricola, delle alghe o di altre materie prime grezze. Per i vini la voce può essere indicata come “Annata di raccolta”.
È un numero progressivo che individua in modo univoco l’Etichetta Trasparente.
Indica la data o il periodo (mese e anno o solo l’anno) in cui è avvenuto il confezionamento del prodotto finito.
Descrive sinteticamente le fasi di lavorazione del prodotto finito.
Indica il Comune in cui sono situate le seguenti tipologie di siti/stabilimenti:
Località di allevamento: in cui si è situato lo stabilimento dell’azienda in cui sono allevati gli animali destinati alla produzione delle materie prime o in cui sono situate le arnie delle api per la produzione del miele;
Località di coltivazione(1): in cui è situato il terreno di coltivazione della materia prima agricola;
Località di coltivazione del grano(2): indica il comune in cui è situato il terreno di coltivazione del grano duro utilizzato per la semola con la quale è realizzata la Pasta; Località di confezionamento: in cui è situato lo stabilimento di confezionamento del prodotto finito;
Località di lavorazione(3): in cui è situato lo stabilimento di lavorazione della materia prima agricola, degli ingredienti, dei semilavorati o del prodotto finito, durante il processo produttivo;
Località della sorgente: nel cui territorio si trova la sorgente di acqua minerale naturale oppure dove è stata eseguita la perforazione per raggiungere la falda acquifera utilizzata.
La Località è completata da: Sigla della provincia tra parentesi, Regione, Nazione, Continente (secondo il modello 5 continenti: Europa, America, Asia, Africa, Oceania). Se il comune fa provincia la sigla della provincia si omette. Nel caso di località estere, site in Nazioni con una divisione amministrativa diversa da quella italiana, può essere indicato semplicemente il toponimo dell’area in cui si situa la coltivazione, la nazione e il continente.
(1) Per gli olii extra vergini di oliva la cui denominazione non gode della protezione come IGP o come DOP o per i vini generici, la Località di coltivazione rispettivamente delle olive e del vitigno si omette ai sensi di legge, indicando la legge di riferimento.
(2) Nel caso in cui vengano impiegati più grani duri coltivati in terreni situati in zone diverse, la località si indica secondo le seguenti modalità: – se i terreni sono situati in Comuni diversi della stessa Provincia si omette l’indicazione del Comune indicando solo la provincia completata da Regione, Nazione e Continente; – se i terreni sono situati in Province diverse della stessa Regione si omettono le indicazioni del Comune e della Provincia indicando solo la Regione completata da Nazione e Continente;
(3) Nel caso in cui le lavorazioni vengono effettuate in siti/stabilimenti situati in più località, si indica la località di quello nel quale sono effettuate le lavorazioni sostanziali. Nell’esempio seguente sarebbe indicata la località C:
“Passaggio in pulitore (effettuata in località A), Trattamento al freddo a -22 °C per 50 giorni (effettuata in località B) Selezione tramite cilindro ruotante, Rimozione meccanica delle pietre, Selezione con tavola densimetrica, Passaggio in selezionatrice ottica (effettuate in località C)”
Indica i materiali impiegati nell’imballaggio primario del prodotto finito.
Mese e anno in cui termina la raccolta della materia prima agricola, dei prodotti vegetali spontanei, quali ad esempio mirtilli, finocchietto selvatico, etc., o delle alghe.
Indica se il confezionamento del prodotto finito è avvenuto in modo manuale e/o meccanico. La voce è completata dalla descrizione, riportata tra parentesi, delle eventuali tecniche adottate per una migliore conservazione del prodotto finito, quali ad esempio “in atmosfera protettiva” o “sottovuoto”. In caso di “atmosfera protettiva” si specifica anche la composizione dei gas impiegati.
Indica la quantità di materia prima agricola e ingredienti che è impiegata per la realizzazione del lotto cui appartiene il prodotto finito.
Indica il nome della varietà, nell’ambito della specie, coltivata per ottenere la materia prima agricola.
Indica il nome della varietà di miele prodotta, secondo la classificazione prevista dal D.lgs. n. 179/2004, art.1, comma 2, let. a):
1) miele di fiori o miele di nettare;
2) miele di melata: miele ottenuto principalmente dalle sostanze secrete da insetti succhiatori, nell’ambito della specie, coltivata per ottenere la materia prima.
Indica il nome della varietà di miele prodotta, secondo la classificazione prevista dal D.lgs. n. 179/2004, art.1, comma 2, let. b):
1) miele in favo: miele immagazzinato dalle api negli alveoli, successivamente opercolati, di favi da esse appena costruiti o costruiti a partire da sottili fogli cerei realizzati unicamente con cera d’api, non contenenti covata e venduto in favi anche interi;
2) miele con pezzi di favo o sezioni di favo nel miele: miele che contiene uno o più pezzi di miele in favo;
3) miele scolato: miele ottenuto mediante scolatura dei favi disopercolati non contenenti covata;
4) miele centrifugato: miele ottenuto mediante centrifugazione dei favi disopercolati non contenenti covata;
5) miele torchiato: miele ottenuto mediante pressione dei favi non contenenti covata, senza riscaldamento o con riscaldamento moderato a un massimo di 45 °C;
6) miele filtrato: miele ottenuto eliminando sostanze organiche o inorganiche estranee in modo da avere come risultato un’eliminazione significativa dei pollini.
Si specifica per la pasta. Indica la varietà del grano/i da cui è realizzata la semola.